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Allarme truffe: il nuovo inganno del finto rider colpisce ogni giorno!

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Pubblicato da Enzo Conti
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Emergenza truffe: l’inganno del falso rider. Incidenti simulati e richieste di compensazioni. Scopri come proteggerti da queste frodi!

La creatività dei truffatori sembra non conoscere limiti, nonostante la decadenza morale che talvolta pervade la società. È nata a Roma una nuova frode: il falso rider. Di cosa si tratta esattamente? Recentemente, alcuni malintenzionati hanno iniziato a inscenare incidenti per estorcere denaro. Un caso recente si è verificato a Castro Pretorio, dove un rider inesistente ha finto un incidente con l’auto di una donna, pretendendo poi un indennizzo.

Il 10 ottobre 2024, la donna era in via Volturno quando un individuo in bicicletta si è avvicinato e, dopo un rumore, è caduto a terra accusando subito la donna di aver causato l’incidente. Il falso rider ha chiesto 260 euro per una ruota danneggiata, ma ben presto ha iniziato a fare richieste sempre più assurde. La donna, rimanendo calma, ha proposto di compilare un modulo di constatazione amichevole di incidente, ma l’uomo si è rifiutato, minacciando di chiamare la polizia. La prontezza della vittima le ha permesso di sventare la truffa, dimostrando quanto sia essenziale mantenere la lucidità in simili circostanze.

Come si manifesta la truffa del falso rider?

Questa truffa segue lo schema di altre frodi più note, come quella dello specchietto. I truffatori fingono piccoli incidenti, come una caduta da bicicletta, e tentano di ottenere un risarcimento immediato in denaro. La scusa tipica è la presunta urgenza di riparare il danno per poter proseguire il lavoro, sfruttando così la compassione della vittima. Dopo aver incolpato l’automobilista per l’incidente, il finto rider richiede un risarcimento immediato.

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Qualora la vittima suggerisca di chiamare le autorità o di redigere un modulo di incidente, il truffatore generalmente rifiuta, preferendo risolvere il problema con un pagamento in contanti.

Se la vittima resta calma e insiste per seguire le procedure corrette, il truffatore di solito desiste, minacciando azioni legali che non verranno mai intraprese. Questa truffa sfrutta la velocità degli eventi e la paura delle conseguenze legali. Tuttavia, è importante ricordare che, in caso di reale incidente, coinvolgere le autorità è sempre la scelta più sicura per chiarire la situazione e proteggersi da eventuali frodi.

Altre frodi simili

Oltre alla truffa del finto incidente, esistono altre frodi che coinvolgono la figura del rider. Una truffa comune è quella delle false consegne, dove la vittima riceve un messaggio o una chiamata che annuncia un pacco in arrivo da un servizio noto. Il truffatore, travestito da rider, si presenta a casa con un pacco e chiede un pagamento, spesso tramite carta di credito, esponendo la vittima al rischio di clonazione della carta o furto di informazioni sensibili. In altri casi, il truffatore richiede un pagamento in contanti per la consegna, sfruttando l’importo ridotto per evitare sospetti.

Questi schemi si basano sulla fiducia nei servizi di consegna, ormai integrati nella quotidianità di molti. La migliore difesa contro queste frodi, inclusa la truffa del finto rider, è mantenere la calma e non acconsentire a pagamenti immediati. In caso di incidente, è sempre consigliabile contattare le forze dell’ordine o compilare un modulo di incidente per verificare la reale entità del danno. Analogamente, se si riceve una consegna inaspettata, è prudente verificare l’autenticità del servizio prima di effettuare qualsiasi pagamento. Essere consapevoli di questi tentativi di frode e agire con prudenza può aiutare a evitare brutte sorprese, proteggendo il proprio denaro e le informazioni personali.

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Per riassumere…

  • La truffa del finto rider simula incidenti in bicicletta con richieste immediate di risarcimento in denaro.
  • Altre frodi correlate ai rider includono false consegne, con richieste di pagamento tramite dispositivi POS manomessi o in contanti.
  • Per difendersi, è essenziale mantenere la calma, rifiutare pagamenti immediati e contattare le forze dell’ordine.

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