Accoglienza » News » Aumento Accise Diesel: Scopri Subito la Soluzione Efficace per Evitarlo!

Aumento Accise Diesel: Scopri Subito la Soluzione Efficace per Evitarlo!

Accise sul diesel in rialzo?
News
Foto dell'autore
Pubblicato da Enzo Conti
Aggiornato il :
Si teme un possibile aumento delle accise sul diesel. Ecco cosa conosciamo e perché persiste tanta confusione su questo tema.

Se cercate un altro esempio di come l’intervento dello stato nelle questioni economiche possa causare danni, considerate la situazione del gasolio. Il termine “accise” si riferisce a un’imposta imposta sulla quantità piuttosto che sul valore di un prodotto, dato che è considerato dannoso per la salute. Le accise più note globalmente sono imposte su beni come la benzina, il diesel, i tabacchi (attualmente un argomento caldo in Italia) e le bevande alcoliche.

Accise sul diesel relativamente più basse

In Italia, le accise sulla benzina sono di 0,7284 euro per litro.

Le accise sul diesel, invece, sono impostate a 0,6174 euro. Perché questa differenza di 11,10 centesimi, che aumenta a 13,54 centesimi se consideriamo anche l’IVA? Anni fa, il governo italiano ha promosso l’uso del diesel, ritenuto un carburante meno inquinante. Tuttavia, studi recenti hanno dimostrato il contrario: il diesel inquina più della benzina.

La richiesta dell’UE di eliminare i Sad

Questa situazione ricorda un po’ il dibattito sulle uova e il colesterolo, il cui legame non è ancora chiaro. Da un’iniziale promozione del diesel, siamo passati a una richiesta dell’Unione Europea agli stati membri di eliminare gli sconti concessi a questo carburante. Tra i sussidi ambientali dannosi (Sad) rientrano proprio questi sconti sulle accise del diesel. Va notato che, in un certo senso, il diesel può ancora essere visto come marginalmente meno nocivo per l’ambiente, considerando i maggiori chilometri che un’auto può percorrere con un litro rispetto alla benzina. D’altra parte, il diesel emette più particolato fine e ossidi di azoto.

LEGGI  Scopri quanto spendono gli italiani in Panettoni e Pandori!

Con il Piano strutturale di bilancio presentato a settembre dal governo Meloni, è emerso che l’Italia intende, nel prossimo futuro, equiparare i prezzi di benzina e diesel per eliminare questi Sad su sollecitazione di Bruxelles.

Questa notizia ha scatenato l’allarme pubblico: aumenteranno le accise sul diesel? Questo rappresenterebbe sicuramente un grosso carico per automobilisti, autotrasportatori e il settore agricolo.

Uniformare le accise sui due carburanti?

Attualmente, l’Italia ha le accise sul diesel tra le più alte nell’Unione Europea. Sembrerebbe un paradosso volerle aumentare ulteriormente, quando piuttosto altri paesi dovrebbero incrementarle per favorire la transizione energetica, molto sentita nei paesi del Nord Europa. Come risolvere questa situazione? Poiché si tratta di uniformare i prezzi eliminando gli sconti sul diesel, piuttosto che aumentare le accise su quest’ultimo si potrebbero ridurre quelle sulla benzina. Teoricamente, questa operazione sarebbe in linea con le direttive europee sui Sad.

Il problema è che questo avrebbe un costo elevato. Includendo l’IVA, il costo ammonterebbe a oltre 1,5 miliardi di euro all’anno. Una soluzione di compromesso potrebbe essere di aumentare leggermente le accise sul diesel e ridurre quelle sulla benzina. Se si incontrassero a metà strada, circa 0,67 euro per litro, lo stato avrebbe un introito maggiore di oltre 1 miliardo di euro, dato che il consumo di diesel in Italia è più del doppio rispetto a quello della benzina. In pratica, l’aumento delle accise sul diesel potrebbe essere di alcuni centesimi per compensare una riduzione ben più significativa di quelle sulla benzina.

Vantaggi e costi non uniformi

Quest’operazione potrebbe essere neutrale per le finanze dello stato, ma non lo sarà per le famiglie. Beneficerebbero coloro che usano principalmente la benzina, mentre chi usa il diesel subirebbe perdite. Solo in una famiglia con un consumo equilibrato tra i due carburanti non ci sarebbero perdite nette.

Ma è questo il percorso che il governo intende seguire? Non lo sappiamo. È stato irresponsabile annunciare un provvedimento così importante, che potrebbe entrare in vigore tra qualche anno, senza fornire dettagli precisi.

LEGGI  Scopri il Certificato Fast su Tech USA: Airbag e Rendimenti Stellari!

Dobbiamo essere consapevoli di una cosa: le accise su diesel e benzina non spariranno mai. Siamo stanchi di sentire la solita storia che paghiamo ancora per la guerra in Etiopia. È vero che le accise sono state aumentate in seguito a eventi tragici come il disastro del Vajont nel 1966 o il terremoto dell’Aquila nel 2009. Tuttavia, non si tratta di una tassa temporanea. Una volta terminata l’emergenza, i governi non hanno mai realmente considerato, né promesso, di ridurre l’imposta ai livelli precedenti. Le accise sono un’imposta che ogni anno genera più di 25 miliardi di euro. Chi propone di eliminarle dovrebbe considerare che il rischio sarebbe quello di dover aumentare altre tasse, molto più dannose per l’economia come l’IRPEF, l’IRAP e l’IRES.

Intervenire sulle accise del diesel è complicato

È corretto affermare che siano elevate. Come abbiamo detto, è difficile immaginare che possano essere ridotte in un periodo economicamente difficile. La questione dell’allineamento delle accise sul diesel a quelle sulla benzina rimane valida. A patto che il governo trovi il coraggio di affrontare le proteste di automobilisti, autotrasportatori e imprenditori agricoli. Le loro critiche sarebbero molto rumorose, mentre i beneficiari dell’intervento non scenderebbero certamente in strada per ringraziare.

[email protected] 

Articoli simili

Valuta questo articolo

Lascia un commento