Chi si occupa di versare il canone Rai in un immobile locato? Jovanotti canta: “Si paga il affitto del sole in anticipo, per favore. Arcobaleno, più per meno meno. Può dolere ma mi piace, restare connesso, vivere tutto d’un fiato, sdraiarmi sopra l’abisso e guardare in basso. La vertigine non è timore di cadere, ma desiderio di volare. Io mi fido di te”. Affinché una relazione, sia essa personale o lavorativa, possa durare, è essenziale avere fiducia reciproca.
Tuttavia, la fiducia da sola non basta sempre. In alcuni casi è necessario redigere contratti specifici che delineino chiaramente i diritti e i doveri delle parti interessate. Un esempio lampante è il contratto di locazione, in cui proprietario e inquilino firmano un accordo che stabilisce certe condizioni, come il costo dell’affitto e se l’inquilino può fare modifiche all’abitazione. Ma chi è tenuto a pagare il canone Rai?
Chi è esentato dal pagamento del canone Rai
Il canone Rai, una delle tasse meno amate dagli italiani, deve essere pagato annualmente da chiunque possieda un televisore. Questo costo è normalmente addebitato sulla fattura dell’energia elettrica. Tuttavia, ci sono individui che possono richiedere l’esenzione da questa tassa. Questi includono persone che non possiedono una televisione in casa. Inoltre, sono esenti gli individui con più di 75 anni con un reddito annuo non superiore a 8 mila euro. Anche diplomatici, funzionari consolari, impiegati di organizzazioni internazionali e membri delle forze Nato non italiani ma in servizio in Italia non devono pagare il canone Rai.
Affitto con spese incluse: chi paga il canone Rai?
L’esonero dal pagamento non è automatico. Coloro che ne hanno diritto devono inviare una richiesta specifica all’Agenzia delle Entrate, con una dichiarazione sostitutiva. Ma può l’inquilino di un appartamento locato, dove c’è una televisione e l’utenza elettrica è a nome del proprietario, presentare questa dichiarazione? La risposta è no, perché l’inquilino non è il titolare dell’utenza elettrica. Tuttavia, come indicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate:
“L’inquilino è comunque obbligato a pagare il canone, indipendentemente dalla proprietà dell’appartamento e dall’intestazione dell’utenza elettrica, se possiede un televisore nell’appartamento affittato”. In questo caso, “dovrà pagare utilizzando il modello F24”.
Ci sono però delle eccezioni. Come spiegato sempre sul sito dell’Amministrazione Finanziaria, l’inquilino:
“non è tenuto a pagare il canone per l’abitazione affittata se appartiene a un nucleo familiare che già paga il canone (ad esempio, con residenza anagrafica nella casa dei genitori) o se è titolare di un contratto di energia elettrica per uso domestico residenziale su un’altra abitazione, dove il canone è già addebitato. In questi casi, non è necessario presentare alcuna dichiarazione”.
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Giornalista e caporedattore, Alessandro Elia copre l’attualità italiana e internazionale attraverso vari aspetti: politica, società, cultura, ambiente ed eventi mondiali. Si impegna a rendere accessibili a tutti i temi complessi, offrendo prospettive equilibrate e fondate sui fatti. Che si tratti di politica locale o di crisi internazionali, Alessandro pone particolare attenzione alle questioni sociali e ambientali del nostro tempo.