Azione legale di Martingale Risk per il recupero delle perdite su azioni Saipem in seguito a irregolarità nei bilanci 2015-2016
L’Arbitro per le Controversie Finanziarie ha concesso a due investitori il recupero di oltre 60.000 euro derivanti da perdite su investimenti in azioni Saipem, vendute da una banca intermediaria.
Due risparmiatori della provincia di Milano, nel periodo tra il 2014 e il 2016, hanno comprato azioni di Saipem S.p.A., registrando una perdita totale di 52.714,41 euro. Hanno deciso di affidarsi a Martingale Risk, che ha scoperto significative mancanze informative e valutative da parte dell’ente bancario intermediario.
L’istituto bancario, infatti, non ha fornito ai suoi clienti informazioni complete riguardo i rischi legati all’investimento e non ha adeguatamente aggiornato il profilo MIFID degli investitori per le successive attività finanziarie. Il questionario MIFID, risalente al 2008 e ormai obsoleto, ha condotto a valutazioni di adeguatezza non precise. Inoltre, le informazioni preliminari condivise prima degli acquisti erano generiche e carenti di dettagli essenziali, violando gli obblighi di chiarezza e trasparenza.
Con l’aiuto di Martingale Risk, si è dimostrato che gli investimenti non corrispondevano alle reali necessità e capacità dei clienti. Di conseguenza, l’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), con la decisione n. 7661 del 22 ottobre 2024, ha accolto il ricorso e ha condannato la banca a compensare i ricorrenti con 63.252,54 euro, oltre agli interessi legali.
Martingale Risk monitora da tempo le vicende turbolente di Saipem, supportando tutti gli investitori italiani che vogliono recuperare le perdite subite.
Le vicende di Saipem
Saipem SpA, azienda multinazionale leader nei servizi per il settore petrolifero, è stata oggetto di particolare attenzione da parte della CONSOB per gravi irregolarità relative agli anni 2015-2016. Nel 2018, la CONSOB ha constatato la non conformità del bilancio d’esercizio e consolidato 2016 di Saipem.
Più nel dettaglio, la CONSOB ha contestato a Saipem che alcune svalutazioni, per un totale di quasi 1,5 miliardi di euro, effettuate sul bilancio consolidato 2016, avrebbero dovuto essere registrate già nel 2015 e che nel bilancio 2016 questi errori avrebbero dovuto essere corretti, cosa che non è avvenuta.
Successivamente, con la delibera n. 20828 del 21 febbraio 2019, la CONSOB ha imposto sanzioni pecuniarie all’ex direttore finanziario e all’amministratore delegato di Saipem, a causa di varie omissioni informative relative all’aumento di capitale di gennaio/febbraio 2016, e sostiene che “tali omissioni informative hanno privato gli investitori delle informazioni necessarie per formulare un giudizio fondato sulla reale situazione patrimoniale, finanziaria ed economica di Saipem”.
In sostanza, queste gravi irregolarità hanno influenzato significativamente le decisioni degli investitori che hanno acquistato azioni Saipem tra l’ultimo trimestre del 2015 e l’11 febbraio 2016, e che hanno partecipato all’aumento di capitale di gennaio-febbraio 2016 basandosi su informazioni ufficiali alterate e fuorvianti.
Il valore azionario di Saipem tra il 1° gennaio 2015 e il 12 febbraio 2016 (il giorno successivo alla conclusione dell’aumento di capitale) ha subito una perdita di circa il 65%.
La proposta di Martingale Risk
Martingale Risk sta organizzando un’importante azione legale in relazione alle azioni di Saipem S.p.A., per ottenere il risarcimento delle perdite subite dai risparmiatori a causa delle irregolarità accertate nei bilanci d’esercizio 2015 e 2016 e nella documentazione d’offerta relativa all’aumento di capitale del 2016, come già rilevato da CONSOB e TAR del Lazio.
Dopo una valutazione accurata della documentazione, Martingale Risk si impegna a assistere i suoi clienti senza richiedere anticipi o compensi fissi, prevedendo un compenso esclusivamente in caso di successo.
Martingale Risk prosegue con azioni risarcitorie contro le banche intermediarie che hanno venduto i titoli di Saipem ai risparmiatori, ogni volta che l’analisi documentale evidenzia irregolarità rispetto agli obblighi prescritti dalla normativa vigente degli intermediari finanziari (violazioni della normativa MIFID, del Contratto Quadro e degli obblighi informativi pre e post vendita dei titoli, etc.).
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Enzo Conti è profondamente radicato nella cultura italiana, grazie al suo lavoro di ristoratore e promotore del patrimonio locale. Il suo ristorante non è solo un luogo in cui gustare i sapori della Puglia, ma anche uno spazio dove cultura e storia si incontrano. Enzo organizza eventi per far conoscere le ricchezze della regione, affrontando anche questioni di società, politica locale e preservazione dell’ambiente attraverso il cibo.