Avere una proprietà è tradizionalmente visto come un investimento stabile per molte famiglie italiane (il classico “mattone” come sinonimo di sicurezza). Tuttavia, se l’immobile non è la prima abitazione, ma piuttosto un’ulteriore proprietà, può diventare una grande fonte di spese fiscali. Non è comunemente noto che, in alcuni casi, può anche avere un impatto negativo sui diritti o sull’ammontare della pensione.
In questo testo, esaminiamo due casi concreti in cui possedere una seconda casa può causare riduzioni o la perdita di alcuni benefici pensionistici:
- il reddito da affitto che influisce sulla pensione di reversibilità;
- il possesso di immobili che incide su assegni sociali o pensioni di importo minimo.
Da notare bene: la prima casa è esclusa da questi calcoli. Gli effetti si applicano esclusivamente a immobili diversi dall’abitazione principale.
Il peso della seconda casa: non solo fiscale ma anche previdenziale
Questo argomento è rilevante per due motivi: il primo è che molti pensionati cercano di integrare una pensione modesta affittando una seconda casa come investimento, il secondo riguarda più in generale gli investimenti nelle seconde case che potrebbero essere colpiti dalla nuova Legge di Bilancio attualmente in discussione. Si discute, tra varie controversie e dubbi, di una tassazione del 26% per chi utilizza portali o piattaforme (come Booking o Airbnb, ma anche altri meno noti).
In questo periodo di incertezza, chi possiede una seconda casa (o successive) si ritrova a valutare nuovamente i pro e i contro degli investimenti immobiliari. Sono ancora un’opzione valida in Italia? È conveniente avere una casa in affitto (sia a lungo che a breve termine) o può trasformarsi in un fardello? Ecco quindi che introduciamo il caso specifico dei pensionati.
In particolare, due casi.
Quando il reddito da locazione influisce sulla pensione di reversibilità
Il primo caso riguarda la pensione di reversibilità, che è il trattamento destinato ai superstiti di un pensionato o lavoratore deceduto. Secondo la normativa in vigore (legge 335/1995), la pensione può essere ridotta se il beneficiario guadagna altri redditi, inclusi quelli derivanti da affitti di immobili.
Il reddito da locazione è considerato pienamente nel calcolo del reddito totale. Se questo supera certe soglie, l’importo della reversibilità è automaticamente diminuito:
- oltre 3 volte il trattamento minimo annuo INPS → riduzione del 25%;
- oltre 4 volte → riduzione del 40%;
- oltre 5 volte → riduzione del 50%.
Questo significa che affittare una seconda casa può notevolmente ridurre la pensione di reversibilità. È quindi essenziale verificare in anticipo come i canoni di locazione influenzino il reddito totale.
Consiglio pratico: chi riceve o riceverà una pensione di reversibilità dovrebbe richiedere un calcolo preventivo all’INPS o consultare un patronato, valutando anche la possibilità di mantenere o meno l’immobile a reddito.
Quando il possesso di immobili può ridurre assegni sociali o pensioni minime
Il secondo caso, invece, riguarda le prestazioni assistenziali e supplementari, come l’assegno sociale o la pensione minima. In queste situazioni, l’INPS valuta i redditi totali del richiedente, inclusi quelli derivanti da proprietà immobiliari non primarie.
Il solo possesso di una seconda casa può incidere sul diritto alla prestazione? La risposta è purtroppo positiva. Se l’immobile genera reddito o viene considerato ai fini IRPEF, l’importo dell’assegno sociale o della pensione minima può essere ridotto o revocato.
Per ricevere l’assegno sociale completo, il richiedente non deve avere altri redditi. Se il reddito supera la soglia annuale stabilita, anche di poco, l’importo viene ridotto proporzionalmente. Se ci sono più immobili, anche non affittati, il valore catastale e il reddito imputato possono compromettere il diritto.
Consiglio pratico: chi è vicino all’età pensionabile o richiede prestazioni assistenziali dovrebbe considerare l’impatto del proprio patrimonio immobiliare. In alcuni casi, potrebbe essere conveniente concedere l’usufrutto, vendere o trasferire l’immobile a un familiare per non superare i limiti di reddito.
In sintesi
- La prima casa non è inclusa nei calcoli.
- I redditi da locazione possono ridurre la reversibilità.
- Le proprietà aggiuntive influenzano i requisiti per le pensioni minime o gli assegni sociali.
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Enzo Conti è profondamente radicato nella cultura italiana, grazie al suo lavoro di ristoratore e promotore del patrimonio locale. Il suo ristorante non è solo un luogo in cui gustare i sapori della Puglia, ma anche uno spazio dove cultura e storia si incontrano. Enzo organizza eventi per far conoscere le ricchezze della regione, affrontando anche questioni di società, politica locale e preservazione dell’ambiente attraverso il cibo.



