Le statistiche positive sull’occupazione in Italia stanno creando discordia tra il governo e l’opposizione, così come tra il governo e i sindacati. È naturale che il governo si mostri ottimista riguardo ai successi raggiunti negli ultimi due anni, però Maurizio Landini, segretario della CGIL, esprime forti critiche. Le principali accuse sono due: i nuovi impieghi sarebbero di natura “precaria” e le ore lavorate sarebbero in diminuzione. In sostanza, non aumenterebbe l’occupazione di qualità, ma solo piccoli lavori temporanei.
Landini critica, ma i dati lo contraddicono
La prima affermazione è stata negata da tempo.
Sono invece i posti di lavoro stabili o a tempo indeterminato a registrare un incremento. Da quando l’attuale governo è al potere, i posti fissi sono aumentati di 937.000 unità, mentre quelli a tempo determinato sono diminuiti di 266.000 unità. Nel complesso, l’occupazione è cresciuta di 847.000 posti. In altre parole, l’incremento dei posti di lavoro stabili costituisce il 111% dell’aumento totale dell’occupazione. Detto in modo più chiaro, la crescita è stata più che proporzionale e oggi ha un impatto maggiore rispetto a due anni fa.
Passiamo alla seconda critica di Landini: le ore lavorate. L’Istat ha indicato che nel secondo trimestre ci sia stato un calo dello 0,2% rispetto al primo. Tuttavia, già nel terzo trimestre si è registrato un incremento dello 0,2%. Ma ciò che interessa è fare un confronto tra le ore lavorate nel periodo luglio-settembre di quest’anno e lo stesso trimestre del 2022, poco prima che l’attuale governo prendesse le redini. Il risultato è una media mobile in aumento del 6%, circa 11,453 miliardi contro un aumento dell’occupazione del 4%. In media, ogni lavoratore ha prestato 476,27 ore nel luglio-settembre scorso rispetto alle 467,28 ore di due anni fa. Ancora una volta, Landini è stato smentito.
Per scrupolo, abbiamo realizzato un altro confronto, questa volta con il trimestre ottobre-dicembre del 2022, dato che il governo Meloni ha assunto ufficialmente l’incarico alla fine di ottobre. Anche in questo caso, il confronto mostra un aumento delle ore lavorate del 5,3% rispetto a una media mobile di 469,6 ore. L’occupazione nello stesso periodo è aumentata del 3,4%.
Ore lavorate in aumento
Questi dati, che non sono né di destra né di sinistra, ci spiegano che la precarietà non è aumentata in questi anni, ma è diminuita. Ogni persona può interpretare i dati come crede. I sostenitori del governo possono utilizzarli per confermare l’efficacia delle sue politiche, mentre i detrattori possono affermare che non è merito suo. Ciò che non si può sostenere, tuttavia, è che le ore lavorate stiano diminuendo e che l’occupazione sia aumentata solo per via di lavori minori. È esattamente il contrario. Sono aumentati i posti di lavoro stabili e con un numero di ore contrattuali maggiore rispetto al passato. Dovremmo essere soddisfatti, perché le opposizioni di oggi potrebbero essere la maggioranza di domani. Diffondere fake news è controproducente e alla lunga danneggia tutti.
[email protected]
Articoli simili
- Disoccupazione al minimo in Italia, record di occupazione: Landini contraddetto!
- Scopri il Nuovo Record di Occupazione ad Agosto: Giovani e Donne al Centro!
- Lavoratori Stellantis di Pomigliano chiedono aiuto a Mattarella: ecco perché!
- Irpef, il Taglio Indispensabile: Ecco Perché è Cruciale per l’Economia Ora!
- Crisi del lavoro: la disoccupazione cala, ma la vita non migliora!
Enzo Conti è profondamente radicato nella cultura italiana, grazie al suo lavoro di ristoratore e promotore del patrimonio locale. Il suo ristorante non è solo un luogo in cui gustare i sapori della Puglia, ma anche uno spazio dove cultura e storia si incontrano. Enzo organizza eventi per far conoscere le ricchezze della regione, affrontando anche questioni di società, politica locale e preservazione dell’ambiente attraverso il cibo.