Una spesa significativa per le famiglie consiste nei costi legati all’educazione dei propri figli. Ogni anno, soprattutto a settembre, le spese per l’istruzione possono essere particolarmente alte. Frequentare la scuola comporta dei costi e, nel sistema fiscale italiano, ci sono agevolazioni sia statali che locali progettate per alleviare questo onere. In particolare, le famiglie a reddito basso possono accedere a bonus e aiuti forniti da Regioni e Comuni. A livello nazionale, vi è la possibilità di ottenere uno sgravio fiscale attraverso la detrazione di molte delle spese per la scuola.
Nonostante ciò, non tutte le spese sono coperte da queste facilitazioni, e rimangono escluse alcune delle più costose, come i libri di testo e i materiali di cancelleria.
La detrazione del 19% dall’IRPEF, che milioni di contribuenti utilizzano attraverso il modello 730 o il modello Redditi, non copre tutte le spese. Tuttavia, potrebbero esserci delle novità: si prevede un cambiamento significativo almeno per i libri di testo.
Bonus per libri di testo, penne e quaderni, novità in manovra e nuova detrazione
Le spese di iscrizione, le tasse scolastiche, la mensa e persino le gite scolastiche possono già essere detratte fiscalmente tramite il modello 730, in quanto rientrano tra le spese scolastiche riconosciute. In questo modo, è possibile recuperare il 19% delle somme spese l’anno precedente, rispettando le franchigie stabilite al momento del conguaglio fiscale. Ad esempio, le spese effettuate quest’anno per l’inizio del nuovo anno scolastico potranno essere detratte nel 2026.
Ma quale è la voce di spesa più onerosa per le famiglie? Senza dubbio i libri di testo.
Anche se il mercato dell’usato aiuta a risparmiare fino al 50-60%, ci sono ogni anno libri nuovi o nuove edizioni per i quali non è disponibile l’usato.
Inoltre, molti libri non possono essere riutilizzati perché sono libri di esercitazione già compilati, o includono codici e contenuti digitali (ebook o piattaforme online) che non si trovano sul mercato secondario. Di conseguenza, anche se le famiglie desiderano risparmiare, spesso non riescono a ridurre notevolmente le spese. Per tale motivo, il governo sta considerando l’estensione della detrazione fiscale anche per i libri di testo.
Prossime novità nella manovra di Bilancio
È in fase di valutazione la possibilità di includere la detrazione del 19% sulle imposte sui redditi anche per i libri di testo e, forse, per alcuni prodotti di cancelleria. Alcune Regioni già prevedono bandi annuali che rimborsano, in tutto o in parte, le spese per l’acquisto dei libri delle scuole medie, basandosi sull’ISEE familiare. È probabile che la nuova misura seguirà un criterio simile, offrendo agevolazioni legate alla situazione economica delle famiglie.
La spesa media per i libri di testo supera i 600 euro per famiglia, una cifra che diventa sempre più gravosa con l’aumento continuo dei prezzi. Da qui l’intenzione del governo di intervenire.
Il meccanismo di detrazione non è ancora definito: una cosa è parlare di detrazione fiscale, un’altra è collegare il beneficio all’ISEE. Attualmente, si sta considerando un mix tra queste due soluzioni. Nella prossima manovra di Bilancio, quindi, potrebbe essere introdotta la possibilità di scaricare, se la proposta sarà approvata, anche le spese per i libri di testo e forse per la cancelleria. Questo si tradurrebbe in un recupero del 19%, applicando una franchigia massima e, probabilmente, limitato alle famiglie con redditi più bassi.
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Enzo Conti è profondamente radicato nella cultura italiana, grazie al suo lavoro di ristoratore e promotore del patrimonio locale. Il suo ristorante non è solo un luogo in cui gustare i sapori della Puglia, ma anche uno spazio dove cultura e storia si incontrano. Enzo organizza eventi per far conoscere le ricchezze della regione, affrontando anche questioni di società, politica locale e preservazione dell’ambiente attraverso il cibo.



