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Scopri da Quando la Legge 104 è Applicabile in Gravidanza: Tutti i Dettagli!

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Pubblicato da Enzo Conti
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Qual è il momento in cui si inizia ad avere diritto ai benefici previsti dalla legge 104 durante la gravidanza? Scopriamo le disposizioni attuali.

A partire da quale settimana di gravidanza si possono ottenere i benefici della legge 104? Come direbbe Ron nella canzone Joe temerario: “E se mio figlio potesse già parlare, mi chiederebbe: come stai stasera, ti senti solo, vuoi che rimanga con te?“.

Già dal momento in cui una coppia viene a sapere che presto un bambino entrerà nella loro vita, si sentono responsabili per questo nuovo essere che cambierà inevitabilmente il loro mondo. Diventare genitori è un momento carico di emozioni, amore e grandi cambiamenti.

Nessuno può prevedere esattamente cosa significhi assumere il ruolo di madre o padre.

Sfortunatamente, non esiste un manuale per guidare i genitori attraverso le difficoltà e i dubbi. Tuttavia, ciò non significa che bisogna affrontare tutto da soli. Quando necessario, può essere utile cercare supporto da persone fidate, come i nonni. Inoltre, lo Stato spesso interviene a supporto delle famiglie con bambini, offrendo sia sostegni economici, come l’assegno unico universale, sia agevolazioni per conciliare la vita lavorativa con quella familiare.

Da quale settimana di gravidanza si ha diritto alla legge 104

Un esempio sono i permessi previsti dalla legge 104. Questi permessi, che ammontano a tre giorni mensili retribuiti e frazionabili anche in ore, possono essere richiesti dai genitori di bambini nati prima della trentesima settimana di gestazione o affetti da particolari patologie, che necessitano di ausili specifici come il saturimetro o la nutrizione enterale.

Con la legge 104, i genitori di bambini prematuri possono accedere a numerosi benefici, non solo i permessi retribuiti, ma anche un prolungamento del congedo parentale.

Se il bambino è riconosciuto come gravemente disabile, i genitori possono anche richiedere un congedo straordinario retribuito fino a un massimo di due anni durante la loro carriera lavorativa. Per usufruire di questa misura, come indicato sul sito dell’Inps:

“i lavoratori dipendenti privati (anche part-time) possono richiedere il congedo straordinario per una persona in condizione di grave disabilità come definito dall’articolo 3, comma 3, della legge 104/92, certificata dalla competente commissione medica integrata ASL/INPS, a condizione che la persona non sia ricoverata a tempo pieno in strutture ospedaliere o simili, pubbliche o private, che forniscono assistenza continua”.

Benefici lavorativi per i genitori sotto la legge 104

Oltre ai benefici sopra citati, i genitori di minori riconosciuti dalla legge 104 hanno il diritto di scegliere il luogo di lavoro più vicino alla loro residenza e di non essere trasferiti senza il loro consenso. Come stabilito dalla legge numero 114 dell’11 agosto 2014:

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“I dipendenti possono essere trasferiti all’interno della stessa amministrazione o, con un accordo tra le amministrazioni coinvolte, in un’altra amministrazione, in sedi situate nello stesso comune o a non più di cinquanta chilometri dalla sede di lavoro. Questo criterio non si applica alla terza parte del primo comma dell’articolo 2103 del codice civile”. […] È stato inoltre aggiunto che: “Queste disposizioni si applicano ai dipendenti con figli di età inferiore a tre anni, che hanno diritto al congedo parentale, e alle persone di cui all’articolo 33, comma 3, della legge del 5 febbraio 1992, n. 104, e modifiche successive, con il loro consenso al trasferimento di sede lavorativa“.

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