Una sessione mattutina turbolenta per le quotazioni: partendo da un valore di 6,04 euro, rispetto al precedente chiuso a 5,93 euro, le azioni di Monte Paschi hanno visto un rapido declino fino a 5,79 euro in meno di un’ora dall’apertura di Piazza Affari. La situazione rimane incerta riguardo le possibili conseguenze che l’operazione di Unicredit su Banco BPM potrebbe avere per Siena. L’operazione proposta da Unicredit è un’offerta di scambio volontario, che potrebbe portare alla sua partecipazione nel capitale di Banco BPM fino al 100%, finanziata attraverso un aumento di capitale del 13,9%.
È probabile che l’offerta venga rivista, dato che il premio offerto sul valore di mercato di Banco BPM alla chiusura dell’ultima sessione è quasi inesistente.
Nessuna creazione di un terzo polo, effetti su Mediobanca-Generali?
Andrea Orcel con questa mossa mette fine all’idea di un terzo polo bancario che si era ipotizzato nelle ultime settimane. Il Tesoro aveva alienato il 15% di Monte Paschi per 1,1 miliardi di euro, con il 5% acquisito da Banco BPM e un ulteriore 3% da Anima, un gruppo assicurativo sotto il controllo dello stesso istituto guidato da Giuseppe Castagna. Gli imprenditori Francesco Gaetano Caltagirone e la famiglia Del Vecchio avevano comprato il restante 7% a testa. Si era contemplata un’operazione di Banco BPM per una possibile acquisizione in Mediobanca, attraverso le quote dei due imprenditori, che sommate raggiungevano il 27,57%. Questo avrebbe potuto portare Castagna alla guida anche di Generali, detenuta da Mediobanca per il 13%.
Le conseguenze per Siena
L’idea di un terzo polo ora sembra svanire. Questo solleva dubbi sul futuro di Siena: Banco BPM aumenterà la sua partecipazione o sarà Unicredit a impedirlo dopo aver preso il controllo? In questo secondo scenario, quali saranno le mosse del Tesoro? Si era supposto che il Tesoro avrebbe mantenuto una quota residua dell’11,72% o che avrebbe potuto anche azzerarla, completando la privatizzazione e cedendo di fatto il controllo a un consorzio di investitori italiani, incluse entità bancarie.
Le azioni di Monte Paschi inizialmente sono aumentate per due possibili motivi. Il primo è che il mercato potrebbe aver interpretato l’operazione di Unicredit come un segnale di ulteriore consolidamento di Siena all’interno di un grande gruppo. Il secondo motivo potrebbe essere invece legato alla percezione di una possibile fine della fusione con Banco BPM, rendendo così le azioni di Monte Paschi nuovamente attraenti per la speculazione. Data l’incertezza sulle conseguenze per la banca guidata da Luigi Lovaglio, le azioni hanno subito una rapida discesa.
Le azioni di Monte Paschi sotto incertezza
Il risiko bancario che stiamo osservando pone nuove questioni in via XX Settembre. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sperava di aver chiuso il capitolo MPS. Ora si trova ad attendere gli sviluppi del piano di Orcel. Non è escluso che nelle prossime ore possano avvenire incontri anche non ufficiali per sondare le intenzioni di Piazza Gae Aulenti. L’incertezza causerà instabilità nelle azioni di Monte Paschi, uno scenario che il governo spera di evitar per non compromettere il successo della privatizzazione. È importante proteggere il guadagno del +80% ottenuto quest’anno in borsa, risultato molto apprezzato dagli investitori dopo la dismissione del Tesoro. Proprio mentre si conclude questo articolo, emergono conferme: Orcel dichiara di non avere “ambizioni su MPS”. Gli sviluppi per il governo sono tutti da vedere. O forse no.
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