Oggi, mentre si svolge un collocamento sindacato per il rilascio del nuovo BTp decennale e del BTp Green ventennale, inizia il vero e proprio ciclo di emissioni del 2025 con il lancio del nuovo Bot a 12 mesi. Il Tesoro mira a ottenere 8 miliardi di euro nella vendita del 10 gennaio. Il 14 gennaio, giorno in cui verrà finalizzata l’operazione, scadranno altri Bot a 12 mesi del valore di 9,65 miliardi di euro. Anche aggiungendo il collocamento aggiuntivo previsto per il 13 gennaio, che avrà un’offerta massima del 10% rispetto all’importo emesso il 10 gennaio, il debito pubblico italiano non subirà un aumento a seguito di questa asta.
Al contrario, si prevede una leggera diminuzione.
Tassi di rendimento in calo a breve termine
Il nuovo Bot a 12 mesi sarà ufficialmente emesso il 14 gennaio 2025 e avrà scadenza il 14 gennaio 2026. Di conseguenza, la durata effettiva sarà esattamente di 365 giorni. In quali condizioni di mercato viene offerto? Dopo una serie di riduzioni dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea, che ha abbassato i tassi di un totale dell’1% in quattro occasioni da giugno scorso, i rendimenti lungo la curva dei tassi sono diminuiti notevolmente. Sono passati i giorni in cui era possibile ottenere un rendimento del 4% all’emissione di un Bot. Questo picco si registrò circa dopo l’estate del 2023, da allora i rendimenti a breve termine hanno continuato a diminuire.
Attualmente, il Bot a 12 mesi offre un rendimento approssimativo del 2,45%. Ciò suggerisce un prezzo di emissione intorno ai 97,60 centesimi per euro. In termini pratici, significa che un investimento minimo di 1.000 euro potrebbe essere acquistato per circa 976 euro. È importante ricordare che questo tipo di bond non prevede cedole; quindi, il rendimento si ottiene esclusivamente dalla differenza tra il prezzo di rimborso a scadenza e il prezzo di acquisto iniziale. È possibile rivendere il titolo prima della scadenza sul mercato secondario, ma ciò comporta un rischio di variazione di prezzo.
Poche alternative al Bot a 12 mesi
Con queste condizioni, il Bot a 12 mesi non sembra più molto allettante, anche se non esistono molte alternative a breve termine che offrano rendimenti comparabili.
Potremmo guardare ai conti deposito, che pure hanno visto ridurre i loro tassi di interesse per più di un anno. L’ultima analisi dell’Abi risale a novembre scorso, quando le nuove proposte bancarie offrivano in media un interesse del 3,01%. È da notare che la tassazione sui conti deposito è più alta rispetto a quella sui titoli di stato, essendo del 26% contro il 12,5%. Quindi, anche se i rendimenti fossero equivalenti, il bond del Tesoro risulta più vantaggioso e, teoricamente, più sicuro.
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Enzo Conti è profondamente radicato nella cultura italiana, grazie al suo lavoro di ristoratore e promotore del patrimonio locale. Il suo ristorante non è solo un luogo in cui gustare i sapori della Puglia, ma anche uno spazio dove cultura e storia si incontrano. Enzo organizza eventi per far conoscere le ricchezze della regione, affrontando anche questioni di società, politica locale e preservazione dell’ambiente attraverso il cibo.