Accoglienza » News » Shein nei guai: accusa di pubblicità ingannevole, ecco le conseguenze!

Shein nei guai: accusa di pubblicità ingannevole, ecco le conseguenze!

Shein
News
Foto dell'autore
Pubblicato da Enzo Conti
Aggiornato il :
L’Antitrust indaga su Shein per possibili inganni nelle pubblicità sulla sostenibilità. I consumatori potrebbero avere diritto a risarcimenti.

Il gigante cinese della moda a basso costo online, Shein, si trova ancora una volta in difficoltà. Dopo i problemi incontrati durante il lancio della sua IPO, l’attenzione è ora rivolta all’Antitrust italiano che ha iniziato un’indagine su possibili pubblicità ingannevoli propagate dall’azienda. L’indagine si concentra sulle affermazioni relative alla sostenibilità ambientale dei prodotti offerti sul sito italiano di Shein, che sono state giudicate ingannevoli e, in alcuni casi, incomplete. Di conseguenza, le organizzazioni di consumatori stanno già richiedendo compensazioni per i clienti che potrebbero essere stati tratti in inganno.

Shein e le accuse di pubblicità ingannevole

Il principale problema sollevato dall’Antitrust concerne i contenuti promozionali apparsi sul sito italiano di Shein, gestito dalla società Infinite Styles Services con sede a Dublino. L’indagine si focalizza particolarmente sulle sezioni #SHEINTHEKNOW, evoluSHEIN e Responsabilità sociale, dove Shein sostiene di impegnarsi per la sostenibilità. Tuttavia, l’Antitrust sostiene che le informazioni fornite potrebbero non riflettere accuratamente l’effettivo impegno dell’azienda per ridurre l’impatto ambientale. I messaggi promuovono la sostenibilità dei prodotti senza offrire dettagli trasparenti o verificabili. Secondo le autorità italiane, Shein potrebbe aver utilizzato l’interesse crescente per l’eco-sostenibilità come strategia per incrementare le vendite, senza un adeguato sostegno di dati concreti.

Un punto critico dell’indagine riguarda la collezione evoluSHEIN, descritta dall’azienda come una linea di abbigliamento “sostenibile”. In questa sezione del sito, Shein promuove capi realizzati con fibre ecologiche, ma non specifica chiaramente la quantità di questi materiali effettivamente impiegata nei prodotti. Inoltre, non fornisce informazioni sulla possibile riciclabilità dei vestiti, un dettaglio che l’Antitrust considera cruciale per valutare il vero impegno dell’azienda. L’Antitrust ha anche evidenziato che l’azienda fa dichiarazioni molto generiche riguardo al suo impegno per la decarbonizzazione, ovvero la riduzione delle emissioni di gas serra. Tuttavia, i report pubblicati da Shein nel 2022 e nel 2023 mostrano un aumento delle emissioni, contraddicendo quindi le promesse fatte nelle pubblicità.

Le richieste delle associazioni dei consumatori

Alla luce dell’indagine in corso, le associazioni dei consumatori italiani hanno prontamente reagito. Assoutenti, una delle maggiori organizzazioni di tutela dei consumatori, ha affermato che, se le accuse di pubblicità ingannevole saranno confermate, Shein dovrà risarcire tutti i consumatori che hanno effettuato acquisti basandosi su informazioni fuorvianti. Assoutenti ha anche annunciato la sua intenzione di partecipare attivamente al procedimento istruttorio avviato dall’Antitrust, con l’obiettivo di ottenere non solo sanzioni per l’azienda, ma anche compensazioni dirette per i cittadini danneggiati dalle pratiche commerciali scorrette. “Quando si parla di pubblicità ingannevole, le sole sanzioni non sono sufficienti, occorrono anche rimborsi per i consumatori,” ha dichiarato il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso.

LEGGI  Revolut lancia prestiti rapidi: ricevi denaro sul conto in soli 5 minuti!

Le accuse di pubblicità ingannevole e l’indagine aperta dall’Antitrust rappresentano una nuova sfida per Shein, che negli ultimi anni ha visto aumentare la sua popolarità grazie a prezzi vantaggiosi e un ampio catalogo di prodotti. Tuttavia, se le accuse verranno confermate, il gigante cinese potrebbe dover affrontare significative conseguenze economiche e di immagine, incluse sanzioni pecuniarie e la necessità di risarcire i clienti italiani. Questo caso evidenzia l’importanza della trasparenza nelle comunicazioni aziendali, specialmente in un’epoca in cui i consumatori sono sempre più sensibili alle questioni ambientali e alle pratiche etiche delle imprese.

Riassumendo…

  • L’Antitrust italiano ha iniziato un’indagine su Shein per presunte pubblicità ingannevoli riguardanti la sostenibilità ambientale dei suoi prodotti.
  • Le accuse si concentrano su dichiarazioni vaghe e potenzialmente ingannevoli sul sito di Shein, in particolare nella sezione evoluSHEIN dedicata ai capi “sostenibili”.
  • Le associazioni dei consumatori, come Assoutenti, richiedono risarcimenti per i clienti ingannati e intendono partecipare attivamente al procedimento istruttorio.

Articoli simili

Valuta questo articolo

Lascia un commento