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Straordinari e Festivi: Aumento in Busta Paga nel 2026? Scopri la Nuova Manovra!

Straordinari, festivi e notturni: busta paga in aumento con la manovra 2026?
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Pubblicato da Enzo Conti
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La manovra di bilancio del 2026 prevederà una riduzione delle tasse sugli straordinari e sui bonus di produttività, premiando la flessibilità e l’impegno dei lavoratori

La manovra di bilancio per l’anno 2026 mira a implementare alcune innovazioni importanti per i lavoratori in Italia, allo scopo di aumentare il loro potere d’acquisto e di potenziare la competitività delle aziende. Tra le iniziative in programma ci sono quelle volte a ridurre l’imposizione fiscale sul lavoro straordinario, su quello festivo e notturno, e a incrementare le politiche salariali incentrate sulla produttività.

Manovra di bilancio 2026: minori tasse sul lavoro straordinario

Dal 2026, la manovra di bilancio potrebbe introdurre un’imposta sostitutiva del 10% sulle remunerazioni aggiuntive per il lavoro straordinario, festivo e notturno. Questo vantaggio fiscale sarebbe applicabile fino a un limite di 4.000 euro lordi all’anno per ogni lavoratore.

Una volta superato questo limite, le somme ulteriori sarebbero tassate secondo le aliquote ordinarie dell’IRPEF, mantenendo una distinzione tra il reddito facilitato e il reddito totale.

Questa misura, secondo le intenzioni del legislatore, sarebbe volta a supportare i lavoratori che svolgono turni o orari più onerosi, offrendo loro un tangibile vantaggio fiscale. Nel contempo, tale provvedimento soddisferebbe le necessità di quelle aziende che necessitano di una grande flessibilità operativa.

Bonus di produttività: maggiori opportunità per le retribuzioni variabili

Un altro aspetto fondamentale della manovra di bilancio 2026 riguarda i bonus per risultati, ossia quelle somme legate al conseguimento di obiettivi aziendali legati alla produttività, alla redditività, alla qualità o all’innovazione.

Il progetto di legge prevedrebbe un aumento del limite massimo dei bonus soggetti a tassazione agevolata. Attualmente stabilito a 3.000 euro lordi annui, il limite sarebbe elevato a 4.000 euro, allineandosi alla nuova soglia prevista anche per il lavoro straordinario. La tassazione rimarrebbe fissata al 10%, confermando l’intenzione del governo di promuovere la partecipazione dei lavoratori ai successi aziendali.

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La novità più significativa sarebbe l’espansione del numero di beneficiari: la manovra prevederebbe infatti di estendere l’accesso al regime agevolato anche ai lavoratori che percepiscono fino a 100.000 euro annui, ampliando così il gruppo di impiegati che potrebbero beneficiare dell’aliquota ridotta.

Finalità della riforma

Le modifiche fiscali proposte nella manovra di bilancio 2026 avrebbero obiettivi economici e sociali ampi. Da un lato, mirerebbero a potenziare il reddito disponibile dei lavoratori dipendenti, in un contesto di inflazione crescente e rincaro della vita. Dall’altro lato, si propone di supportare le aziende che necessitano di maggiore flessibilità per gestire picchi di richiesta o per assicurare servizi essenziali.

L’insieme di queste misure sarebbe parte di una strategia più estesa di valorizzazione del lavoro, introducendo facilitazioni fiscali per il lavoro straordinario e per i bonus di produttività che non solo allevierebbero il carico fiscale, ma premierebbero anche l’impegno e la performance individuale.

Questa politica economica avrebbe l’obiettivo di generare un circolo virtuoso tra produttività e reddito, stimolando comportamenti che contribuiscano allo sviluppo dell’intero sistema economico.

Manovra di bilancio 2026: impatti previsti su lavoratori e aziende

Per i lavoratori, le nuove regole potrebbero tradursi in stipendi più alti e in una maggiore convenienza nell’accettare turni extra o obiettivi più impegnativi.

L’imposta ridotta del 10% rappresenterebbe un notevole risparmio fiscale rispetto alla tassazione progressiva ordinaria, che spesso può superare il 30%.

Per le aziende, invece, la riforma fornirebbe uno strumento più flessibile per la gestione delle risorse umane, permettendo di modulare meglio i carichi di lavoro e di promuovere la produttività attraverso bonus mirati. Inoltre, la riduzione della pressione fiscale sui compensi variabili potrebbe favorire la diffusione di modelli salariali più moderni e basati sul merito, legati ai risultati e alla qualità del lavoro svolto.

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Riepilogo

  • La manovra di bilancio 2026 introdurrebbe una tassazione agevolata del 10% sul lavoro straordinario.
  • Il beneficio sarebbe applicabile fino a 4.000 euro lordi annui per lavoratore.
  • Misura pensata per supportare i redditi e favorire settori con turni flessibili.
  • Bonus di produttività: il limite agevolato aumenterebbe da 3.000 a 4.000 euro.
  • L’estensione dell’agevolazione anche ai lavoratori con redditi fino a 100.000 euro.
  • Obiettivo: incrementare i redditi, la produttività e la competitività delle imprese italiane.

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