Un’insolita battuta di pesca
Lunedì mattina, l’equipaggio di Øygutt, un modesto peschereccio di 10 metri, ha lasciato il porto di Sommarøy in Norvegia per quella che doveva essere una giornata ordinaria. La mattinata è iniziata bene con una cattura di halibut, che ha fruttato circa 1.500 euro di pesce.
Una cattura inaspettatamente colossale
Quella che doveva essere una semplice battuta di pesca si è trasformata in un evento straordinario quando le loro reti hanno catturato l’USS Virginia, un imponente sottomarino nucleare americano. Con una lunghezza di 115 metri e un peso di 7.800 tonnellate, questo colosso dei mari è stato sicuramente la cattura più impressionante della loro carriera.
Un traino improvvisato
L’incidente ha preso una piega spettacolare quando il sottomarino, la cui elica si era impigliata nelle reti, ha trascinato il piccolo peschereccio per più di tre chilometri. La guardia costiera norvegese è dovuta intervenire per gestire questa situazione insolita.
Conseguenze materiali
Sebbene l’incidente non abbia fortunatamente causato vittime umane, i pescatori deplorano la perdita delle loro attrezzature. La loro rete da pesca, valutata tra i 5.000 e i 6.000 dollari canadesi, giace ora sul fondo del mare.
Un aneddoto per la cronaca
L’improbabile incontro tra un modesto peschereccio e uno dei più sofisticati sottomarini della Marina statunitense rimarrà a lungo nella memoria. L’USS Virginia, che aveva da poco lasciato la città artica di Tromsø, non si aspettava certo questa interazione con i pescatori locali.
Conclusione
Questa storia straordinaria illustra come una normale giornata di pesca possa trasformarsi in un evento storico. Sebbene i pescatori abbiano perso la loro attrezzatura, hanno ottenuto un aneddoto unico che continuerà a essere raccontato nei porti norvegesi per molto tempo.
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Lucia Bernardi si impegna nella protezione dell’ambiente come specialista in agroecologia, lavorando per soluzioni agricole sostenibili in Italia e nel mondo. Combatte per una gestione migliore delle risorse naturali e per adattare le pratiche agricole alle sfide climatiche. La sua esperienza si estende anche agli aspetti sociali legati all’ambiente, inclusi l’impatto sulle comunità rurali e la transizione ecologica.
