Oltre al tradizionale aggiustamento delle pensioni basato sull’inflazione, il 2026 vedrà un incremento netto di 20 euro al mese. Questa novità proviene direttamente dal testo della legge di Bilancio attualmente in discussione in Parlamento. Un incremento inatteso, non correlato ai dati ISTAT sull’inflazione. Tuttavia, la necessità di supportare i pensionati per il terzo anno consecutivo ha spinto il governo a pianificare questo aumento extra per alcune categorie di pensionati. Questa volta l’incremento sarà di una cifra fissa, almeno stando alle attuali indicazioni. Dopo le critiche sugli incrementi minimi decisi nelle ultime due leggi di Bilancio (2,7% nel 2024 e 2,2% nel 2025), ora il governo ha optato per un aumento di 20 euro mensili sulle pensioni più basse.
Ma chi sono i pensionati che beneficeranno effettivamente di questi aumenti?
Incremento di 20 euro mensili nelle pensioni, i destinatari
A partire dal 1° gennaio 2026, con la legge di Bilancio che entrerà in vigore, oltre all’usuale adeguamento per l’inflazione, i pensionati italiani o molti di loro riceveranno un aumento mensile di 20 euro. Si tratta principalmente di pensioni minime, quindi di un incremento della maggiorazione sociale. Ne beneficeranno i pensionati con prestazioni previdenziali e assistenziali molto basse e redditi altrettanto limitati. Pensioni e trattamenti quindi al di sotto della soglia minima stabilita annualmente dall’ente previdenziale per eccellenza, l’INPS.
Pertanto, questi trattamenti saranno prima di tutto adeguati al 100% dell’inflazione certificata dall’ISTAT, che a settembre era dell’1,6%. L’aumento sarà completo poiché riguarda pensionati al di sotto del trattamento minimo e quindi rientrano nella prima fascia di rivalutazione, quella che beneficia pienamente dell’adeguamento al tasso di inflazione (pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo).
E sarà proprio in base al tasso di previsione dei primi tre trimestri del 2025 che l’INPS a gennaio aumenterà i trattamenti. Ma come detto, sulle pensioni minime ci sarà anche l’aumento di 20 euro.
Ecco chi riceverà l’incremento nel 2026
Ma chi sono concretamente i soggetti che riceveranno questo incremento aggiuntivo sulle loro prestazioni? Anche se la bozza della legge di Bilancio menziona esplicitamente le maggiorazioni sociali, l’aumento di 20 euro potrebbe riguardare molti pensionati. Bisogna attendere e comprendere meglio cosa verrà definitivamente approvato. Al momento, le ipotesi più probabili riguardano innanzitutto i titolari di vecchie pensioni sociali, poi i titolari di assegno sociale, dato che attualmente ricevono 538,69 euro al mese, quindi al di sotto del trattamento minimo INPS. Infine, i titolari di trattamenti legati alle invalidità e i titolari di pensioni a carico dell’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria) sotto il trattamento minimo.
Secondo quanto indicato all’articolo numero 41 della bozza della legge di Bilancio 2026, i pensionati in condizioni economiche difficili vedranno aumentare l’importo mensile del trattamento minimo come stabilito dall’articolo 38, comma 1, della Legge numero 448 del 28 dicembre 2001.
Quest’ultima legge riguarda proprio l’incremento delle maggiorazioni sociali per le pensioni. Per facilitare l’accesso a questo aumento, dato che generalmente le maggiorazioni sociali e gli integrativi delle pensioni minime sono legati ai redditi dei pensionati, anche il limite di reddito per accedervi sarà incrementato di 260 euro. È importante ricordare, comunque, che l’aumento, secondo le attuali indicazioni, sarà applicato solo ai titolari di prestazioni che hanno già compiuto 70 anni di età.
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Enzo Conti è profondamente radicato nella cultura italiana, grazie al suo lavoro di ristoratore e promotore del patrimonio locale. Il suo ristorante non è solo un luogo in cui gustare i sapori della Puglia, ma anche uno spazio dove cultura e storia si incontrano. Enzo organizza eventi per far conoscere le ricchezze della regione, affrontando anche questioni di società, politica locale e preservazione dell’ambiente attraverso il cibo.



