Il leitmotiv di questo periodo è la “prudenza fiscale”, un principio rigorosamente richiesto a ogni membro del governo per partecipare al Consiglio dei ministri. Non ci sono stati colpi di scena nella Legge di Bilancio del 2025. La manovra prevede spese per 30 miliardi di euro, che aumenteranno a 35 miliardi nel 2026 e a 40 miliardi nel 2027. Di queste, 9 miliardi, pari al 30% del totale, sono in deficit. Durante la presentazione, la premier Giorgia Meloni ha sottolineato con fermezza: “Questo è il massimo accordo raggiungibile”. Un messaggio chiaro per tutti: evitate proposte inattuabili.
Prudenza Fiscale
Il contenuto della Legge di Bilancio era già noto da alcune settimane, anche se potrebbero esserci delle sorprese nei dettagli. Per esempio, la tassa sugli extra-profitti delle banche è stata convertita in un anticipo di cassa di 3,5 miliardi per due anni. Questo significa “congelare” i crediti d’imposta legati alle fusioni bancarie, con la promessa da parte del governo di restituire queste somme nel periodo 2027-2029. Questo non avrà impatti sul bilancio degli istituti di credito. Un compromesso che assicura liquidità allo stato senza introdurre nuove tasse al settore bancario.
Ciò che invece manca nella legge di Bilancio è ciò che salta agli occhi. Non vi è alcuna estensione della “flat tax” per i lavoratori autonomi con redditi da 80.000 a 100.000 euro. Non è stata introdotta la Quota 41 per anticipare l’età pensionabile. Non vi sono stati incrementi extra per le pensioni minime. Queste erano richieste da Lega e Forza Italia, ma i fondi sono limitati e non è possibile soddisfare tutte le richieste. Rimane incerta la riduzione della seconda aliquota Irpef dal 35% al 33% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro, decisione che dipenderà dai risultati del concordato preventivo biennale.
Spread in calo anche grazie al taglio dei tassi
Non si tratta di una manovra economica drastica, come aveva temuto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, qualche giorno fa. Questo conferma quanto avevamo scritto in precedenza, ossia che si trattava di una strategia per moderare le richieste dei partiti di governo. I mercati hanno accolto positivamente la nuova Legge di Bilancio. Lo spread tra BTp e Bund è sceso sotto i 125 punti base, mentre era quasi 140 meno di un mese fa. Il rendimento del BTp a 10 anni è diminuito al 3,44% rispetto al 4,10% di inizio luglio, in seguito alle tensioni politiche in Francia.
Questo trend è evidentemente influenzato dal taglio dei tassi di interesse, atteso domani dalla Banca Centrale Europea. I mercati anticipano una riduzione di un quarto per dicembre. Un minor costo del denaro riduce il rischio sovrano percepito sui titoli di stato italiani. La situazione attuale rispecchia quella dell’anno scorso, quando i tassi erano ai massimi e la prospettiva di un taglio si allontanava a causa dell’inflazione persistente nell’Eurozona. Il governo aumentava il deficit-obiettivo per il biennio 2024-2025 e i mercati reagivano negativamente. Lo spread era destinato a salire fino a un picco di 210 punti base, con il rendimento decennale che toccava il 5%.
Legge di Bilancio, test dei mercati superato
Questo periodo di relativa tranquillità rafforza l’azione del governo. La Legge di Bilancio era molto temuta, soprattutto perché è la prima redatta sotto la riattivazione del Patto di stabilità. Si temevano disastri, ma ciò che si è verificato è stato solo il solito vivace dibattito politico sui giornali. È necessario approfondire il taglio della spesa pubblica, l’unica misura veramente essenziale per ridurre la pressione fiscale sui contribuenti e potenziare la crescita del PIL italiano nel medio-lungo termine. Questo governo di centro-destra avrebbe potuto e dovuto fare di più. Il deficit fiscale resta elevato e dovremmo sfruttare il calo dello spread per mostrarci più responsabili e ottenere rating più alti dalle agenzie.
Per ora, il test dei mercati è stato superato, e questo è sufficiente.
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Enzo Conti è profondamente radicato nella cultura italiana, grazie al suo lavoro di ristoratore e promotore del patrimonio locale. Il suo ristorante non è solo un luogo in cui gustare i sapori della Puglia, ma anche uno spazio dove cultura e storia si incontrano. Enzo organizza eventi per far conoscere le ricchezze della regione, affrontando anche questioni di società, politica locale e preservazione dell’ambiente attraverso il cibo.