Il Assegno di Inclusione 2025 si rinnova completamente, poiché il governo, nell’ultima legge di bilancio, ha deciso di intervenire sull’importante misura di sostegno contro la povertà.
Gli importi dell’Assegno di Inclusione sono stati modificati e ora disponiamo delle nuove tabelle.
Maggiori fondi sono stati assegnati a tutti i beneficiari, non solo per la componente di integrazione del reddito, ma anche per quella dedicata all’affitto imputato.
I nuovi importi dell’Assegno di Inclusione (ADI), il dettaglio INPS
Per il 2025, l’Assegno di Inclusione vedrà un importo incrementato per i beneficiari; l’INPS ha pubblicato la nuova tabella che riassume sia gli importi che il calendario dei pagamenti.
L’Assegno di Inclusione 2025 continuerà a rappresentare un importante strumento di lotta alla povertà, destinato a persone over 60, minorenni, invalidi o individui assistiti dai servizi socio-sanitari o con responsabilità di cura.
Questi individui sono considerati fragili e vulnerabili o non immediatamente impiegabili nel mercato del lavoro. Per tutti gli altri, esiste il Supporto Formazione e Lavoro, un altro sussidio creato per sostituire il Reddito di Cittadinanza.
L’Assegno di Inclusione è quindi pensato per le famiglie in condizioni di disagio economico.
Incremento dell’importo dell’Assegno di Inclusione, le nuove tabelle
Come anticipato, nel 2025 ci sarà un aumento degli importi dell’Assegno di Inclusione. Questo aggiustamento risolve una discrepanza storica nei sussidi, visto che, in termini di importi, non vi erano state modifiche significative tra l’Assegno di Inclusione e il Reddito di Cittadinanza.
Dal 2019, anno di introduzione del Reddito di Cittadinanza, al 2024, primo anno di funzionamento dell’Assegno di Inclusione, gli importi sono rimasti invariati, senza adeguamenti al calo del potere d’acquisto di un sussidio di 500 euro al mese o di 780 euro al mese (con la componente affitto inclusa).
Anche la quota per l’affitto aumenta per i beneficiari dell’ADI 2025
Nel 2025, l’Assegno di Inclusione avrà un importo base di 541 euro.
Si riferisce alla componente di integrazione del reddito. In sostanza, una persona senza altri redditi avrà diritto a 541 euro al mese di sussidio, o alla differenza tra 541 euro e il reddito già percepito.
I redditi e gli importi variano a seconda della scala di equivalenza dei membri della famiglia inclusi nell’ADI. A questi si aggiunge un importo per ogni membro che rientra nel sussidio, fino a moltiplicare 541 euro per un massimo di 2,3 in caso di famiglie con disabili.
Aumenta anche la componente per l’affitto, che passa da 280 euro a 303 euro al mese. Questo vale per le famiglie che affittano un’abitazione con un contratto regolarmente registrato. Per le famiglie composte solo da persone over 67, o over 67 e invalidi, l’importo del sussidio, attualmente di 630 euro al mese, salirà a 682,50 euro. Con un massimo di 1.244,30 euro per famiglie composte da over 67 e disabili.
Modifiche anche ai requisiti e alle regole: la soglia ISEE aumenta da 9.360 euro a 10.140 euro. Mentre il reddito familiare cresce da 6.000 a 6.500 euro, o da 7.560 euro a 8.190 euro per famiglie composte solo da over 67 o over 67 e invalidi.
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