Una notizia potenzialmente positiva per Unicredit potrebbe giungere presto da Francoforte. Si prevede che l’autorità di vigilanza europea stia per inviare una lettera a Palazzo Chigi per respingere l’applicazione del “golden power” da parte del governo italiano riguardante l’Offerta Pubblica di Scambio (OPS) proposta su Banco BPM. Questa operazione sarebbe di competenza della Banca Centrale Europea. Il governo italiano avrebbe l’opportunità di rispondere per giustificare le proprie ragioni. In caso di rifiuto, ci potrebbe essere l’inizio di una procedura di infrazione.
Progressi sul fronte tedesco
Nel mese di aprile, il governo di Giorgia Meloni ha approvato un decreto che impone severi requisiti per autorizzare l’OPS. Tra questi, il ritiro dal mercato russo in tempi brevi e il mantenimento del rapporto tra crediti e depositi.
Tuttavia, le ultime notizie indicano un altro sviluppo significativo: Unicredit ha aumentato la sua partecipazione in Commerzbank al 20% e potrebbe estenderla fino al 29% dei diritti di voto. In precedenza, deteneva il 10% prima di annunciare l’uso di contratti derivati, stipulati lo scorso autunno.
Scarse adesioni da parte di Banco BPM
Andrea Orcel trova ostacoli anche in Germania. Ha scritto al cancelliere tedesco Friedrich Merz per ottenere l’approvazione per una fusione con Commerzbank, ricevendo come risposta che dovrebbe trattare direttamente con la banca. Sfortunatamente, la banca gli ha chiesto di interrompere l’operazione. Da cosa deriva questa improvvisa accelerazione? Nonostante in Europa ci possano essere aperture per un allentamento del decreto, il mercato non sembra reagire positivamente. Al termine della sessione di ieri, le adesioni erano ferme allo 0,124% del capitale.
Di fatto, l’OPS di Unicredit sembra avviarsi verso un evidente insuccesso a due settimane dalla fine del termine, con un possibile rinvio a fine mese. Gli importi offerti sono ritenuti inadeguati. Piazza Gae Aulenti propone 0,166 azioni proprie per ogni azione di Banco BPM presentata, valutando attualmente quest’ultima a meno di 10 euro rispetto ai 10,68 euro in borsa. Lo sconto si avvicina al 6,5% e rappresenta circa 1 miliardo e 60 milioni. Unicredit dovrebbe quindi pagare un extra per offrire agli azionisti di Banco BPM almeno lo stesso importo che potrebbero ottenere vendendo a terzi.
Unicredit si orienta verso Commerzbank?
Un’altra OPS sta per essere lanciata. Monte Paschi inizierà lunedì 14 un’offerta sulle azioni di Mediobanca e, per ora, lo sconto è stato ridotto al 3,5%, pari a 515 milioni. Le adesioni “certe” dovrebbero raggiungere il 35% del capitale. Un buon inizio potrebbe incentivare gli altri azionisti a partecipare. Con Unicredit, invece, sta accadendo il contrario. Nessuno dei principali soci di Banco BPM ha accettato le condizioni e, di conseguenza, anche i piccoli azionisti restano in attesa. Molti sperano che, vicino alla scadenza del 23, i termini vengano migliorati. Sentendo l’odore del fallimento, forse Orcel si orienterà verso Commerzbank, sperando in un’amministrazione tedesca più flessibile, anche se al momento ciò non sembra probabile.
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Enzo Conti è profondamente radicato nella cultura italiana, grazie al suo lavoro di ristoratore e promotore del patrimonio locale. Il suo ristorante non è solo un luogo in cui gustare i sapori della Puglia, ma anche uno spazio dove cultura e storia si incontrano. Enzo organizza eventi per far conoscere le ricchezze della regione, affrontando anche questioni di società, politica locale e preservazione dell’ambiente attraverso il cibo.



