Il tasso di cambio tra l’euro e il dollaro continua la sua marcata discesa, avvicinandosi alla parità. Al momento della stesura di questo articolo, il cambio è sceso al di sotto di 1,02, il livello più basso da novembre 2022, con un calo del 9% rispetto ai picchi di circa 1,12 registrati in agosto. Per comprendere le dinamiche dietro questi movimenti, possiamo fare riferimento al spread Treasury-Bund, che misura la differenza di rendimento tra i titoli di stato USA e quelli tedeschi.
Il significato dello spread Treasury-Bund
È comune confrontare i rendimenti di due titoli di stato quando sono denominati nella stessa valuta. Questo è un confronto che facciamo regolarmente nell’area euro, ad esempio tra i BTp italiani e i Bund tedeschi. Se i tassi di interesse sono uguali e non esistono rischi di cambio, il rendimento aggiuntivo di uno riflette il rischio di credito percepito dal mercato. Ad esempio, se lo spread tra i BTp e i Bund a 10 anni è dell’1,25%, significa che gli investitori richiedono all’Italia un rendimento supplementare dello 0,25% rispetto a quello tedesco.
Lo spread Treasury-Bund, invece, rappresenta un indicatore del differenziale di rendimento tra due bond denominati in valute diverse. Entrambi i titoli sono considerati “safe assets” nei mercati finanziari. Anche se i titoli americani non hanno più un rating AAA, sono visti come estremamente sicuri, specialmente in periodi di incertezza e avversione al rischio.
Lo spread Treasury-Bund ci indica che attualmente il Treasury a 10 anni rende circa il 4,80%, mentre il Bund della stessa durata rende poco meno del 2,60%. Perché un investitore dovrebbe scegliere un Bund con un rendimento molto inferiore rispetto a un Treasury? La risposta è legata alle aspettative sull’evoluzione del cambio euro-dollaro, che prevedono un possibile rafforzamento dell’euro rispetto al dollaro, compensando così il minor rendimento iniziale.
Le variazioni post taglio dei tassi della Fed
A settembre, quando la Federal Reserve ha iniziato a ridurre i tassi di interesse, lo spread Treasury-Bund era di 150 punti, o 1,50%. Il rendimento del bond americano era del 3,62% e quello del tedesco del 3,12%. Da allora, il differenziale si è ampliato di 70 punti base, o 0,70%, suggerendo un possibile deprezzamento del cambio euro-dollaro, ma anche un futuro apprezzamento.
Guardando alla scadenza quinquennale invece, lo spread Treasury-Bund si attesta oggi a 221 punti o 2,21% (4,61% contro 2,40%), rispetto ai 141 punti o 1,41% (3,40% contro 1,99%) di settembre. L’aumento di 80 punti base, o 0,80%, suggerisce che investire in dollari può essere attualmente più vantaggioso, nonostante in prospettiva i titoli americani possano perdere maggior valore se denominati in euro.
Correlazione non costante tra lo spread Treasury-Bund e il cambio euro-dollaro
Le previsioni non sono sempre esatte. Ad esempio, all’inizio del 2020 lo spread Treasury-Bund a 5 anni era di circa l’1,90%, con rendimenti tedeschi addirittura negativi. Da quel momento, il cambio euro-dollaro non solo non si è apprezzato del 9% previsto, ma si è quasi equivalente deprezzato. Un’analisi simile potrebbe essere fatta per la scadenza decennale. All’inizio del 2015, il Treasury rendeva più dell’1,90% rispetto allo 0,30% del Bund, suggerendo un rafforzamento dell’euro del 16% rispetto a 1,1250 di allora. Invece, l’euro ha perso il 10% da quel momento.
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Enzo Conti è profondamente radicato nella cultura italiana, grazie al suo lavoro di ristoratore e promotore del patrimonio locale. Il suo ristorante non è solo un luogo in cui gustare i sapori della Puglia, ma anche uno spazio dove cultura e storia si incontrano. Enzo organizza eventi per far conoscere le ricchezze della regione, affrontando anche questioni di società, politica locale e preservazione dell’ambiente attraverso il cibo.



