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Trump ha già annunciato le nuove tariffe internazionali (e per ora salva l’Europa)

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Pubblicato da Lucia Bernardi
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Le grandi linee dell’offensiva doganale

Donald Trump ha annunciato il suo primo provvedimento, previsto per il 20 gennaio 2025, giorno del suo insediamento: l’imposizione di dazi doganali del 25% su tutte le merci provenienti da Messico e Canada. Questa decisione fa parte di una più ampia strategia di lotta all’immigrazione clandestina e al traffico di droga, in particolare di Fentanyl.

Pressione mirata su tre partner principali

La misura riguarda i tre maggiori partner commerciali degli Stati Uniti. Oltre alle tariffe nordamericane, Trump prevede un aumento del 10% dei dazi doganali sui prodotti cinesi.

Questa strategia rappresenta un approccio aggressivo nei confronti dei principali partner commerciali dell’America, ma per il momento l’Europa viene risparmiata.

Le giustificazioni addotte

Trump giustifica queste misure con due argomenti principali:

  • La lotta all’immigrazione clandestina e al traffico di droga al confine con il Messico
  • Pressione sulla Cina per la produzione di Fentanyl Queste tariffe rimarranno in vigore fino a quando i problemi non saranno risolti secondo i criteri dell’amministrazione Trump.

Reazioni internazionali

La risposta internazionale è stata rapida e misurata. La Cina ha sottolineato l’importanza di relazioni commerciali reciprocamente vantaggiose.

Il Canada, attraverso il vice primo ministro Chrystia Freeland, ha ribadito il suo ruolo cruciale nelle forniture energetiche americane.

Impatto economico potenziale

Gli esperti sono preoccupati per le conseguenze economiche di queste misure. Secondo alcuni economisti, queste tariffe potrebbero portare a una massiccia ridistribuzione del reddito, colpendo in particolare le famiglie americane a basso reddito. Alcuni analisti suggeriscono che potrebbe trattarsi di un bluff strategico, ma la preoccupazione rimane palpabile sui mercati internazionali.

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