2026: Manovra blocca aumento età pensionabile di 3 mesi con mossa “selettiva”!

Un blocco selettivo dell’aumento dell’età pensionabile è previsto nel testo della manovra finanziaria del 2026, approvato dal Consiglio dei Ministri il 17 ottobre 2025. La misura non può ancora considerarsi definitiva, dato che la legge di bilancio è appena all’inizio del suo percorso legislativo. Il documento sarà, come di consueto, discusso e approvato definitivamente dal Parlamento entro il 31 dicembre.

Cosa intendiamo con blocco selettivo?

L’età pensionabile attuale

Per comprendere meglio, è necessario riferirsi alla legge Fornero. Questa normativa associa l’aumento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. Se viene registrato un incremento dell’aspettativa di vita, automaticamente si registra anche un aumento dell’età pensionabile.

Attualmente, si ricorda che per accedere alla pensione di vecchiaia si richiedono 67 anni di età oltre a 20 anni di contributi versati (in alcuni casi sono sufficienti anche 15 anni). Per la pensione anticipata ordinaria, invece, sono necessari 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, e 41 anni e 10 mesi per le donne. Per questa tipologia di pensione anticipata non sono richiesti specifici requisiti anagrafici.

Incremento di 3 mesi nel 2027

Applicando la legge Fornero, basandosi sul principio dell’aspettativa di vita e sulle statistiche ISTAT, si prevede un adeguamento dell’età pensionabile a partire dal 2027, con un aumento di 3 mesi.

Questo significherebbe che, dal 2027, l’età richiesta per la pensione di vecchiaia sarà di 67 anni e 3 mesi. Per la pensione anticipata ordinaria, saranno necessari 43 anni e 1 mese di contributi per gli uomini e 42 anni e 1 mese per le donne.

Il governo era quindi chiamato a individuare le risorse necessarie per bloccare o almeno posticipare questo incremento.

Le risorse sono state trovate, ma non saranno sufficienti per un blocco totale. Alcune categorie di lavoratori saranno escluse e per loro l’incremento sarà applicato.

Misure contro l’aumento dell’età pensionabile nella manovra 2026

La manovra del 2026, come definito nel testo del 17 ottobre 2025, prevede che l’adeguamento automatico dell’età pensionabile in base all’aspettativa di vita sia bloccato solo per alcune categorie di lavoratori, mentre per altre l’incremento avverrà normalmente.

In particolare, per il biennio 2027-2028, si conferma l’aumento graduale dei requisiti per accedere alla pensione — un mese in più nel 2027 e due mesi in più nel 2028 — escludendo i lavoratori impegnati in attività particolarmente gravose o usuranti.

Questi ultimi continueranno a godere di un regime favorevole, con la possibilità di andare in pensione senza subire gli incrementi legati all’incremento dell’aspettativa di vita.

L’obiettivo: un equilibrio tra sostenibilità finanziaria ed equità

Il blocco selettivo è una soluzione di compromesso tra la necessità di mantenere sostenibili i conti pubblici, prevenendo un aumento incontrollato della spesa pensionistica dovuto all’allungamento della vita media, e la necessità di proteggere chi svolge lavori particolarmente pesanti sia fisicamente che psicologicamente.

La misura, quindi, non elimina l’aumento dell’età pensionabile, ma lo modula in base alle diverse categorie di lavoratori.

Si tratta di un tentativo di rendere il sistema più equo, modificando un approccio precedentemente automatico e poco sensibile alle differenze individuali.

Modifiche al blocco dell’aumento dell’età pensionabile: possibilità di revisione

È fondamentale ricordare che la manovra è ancora in fase di discussione parlamentare. Durante questo processo, il Parlamento potrebbe decidere di apportare modifiche o estensioni alla misura.

Non è escluso che l’elenco delle categorie esentate possa essere ampliato o che si introducano correzioni per lavori a basso reddito o con alta discontinuità contributiva.

Il dibattito che si svilupperà nei prossimi giorni sarà cruciale per delineare i limiti effettivi del blocco selettivo e per valutare se l’obiettivo di equità sociale possa essere mantenuto entro i vincoli di bilancio.

Conclusione

• La manovra del 2026 introduce un blocco selettivo dell’aumento dell’età pensionabile.
• La legge Fornero collega l’età pensionabile all’aumento dell’aspettativa di vita.
• Dal 2027 l’età pensionabile aumenterà di tre mesi, a meno di interventi modificativi.
• Il governo ha deciso di bloccare parzialmente l’aumento solo per lavori particolarmente gravosi.
• La manovra cerca equilibrio tra la sostenibilità dei conti pubblici e l’equità sociale.
• Il Parlamento avrà la possibilità di modificare la normativa per estendere le categorie protette.